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Ikea: si intensifica la lotta contro la disdetta degli accordi aziendali


“Preferiamo restare due mesi senza paga che 25 anni senza diritti”! E’ con questa convinzione che da un paio di mesi i lavoratori Ikea sono in mobilitazione, organizzando scioperi sempre più ravvicinati contro la disdetta degli accordi aziendali decisa unilateralmente dall’azienda. Gli scioperi hanno interessato la maggior parte dei 21 store sparsi sul territorio nazionale: da Genova a Firenze a Bologna, Padova, Collegno, Brescia, cui si sono aggiunti Roma, Milano, Napoli, con un’adesione dell’80% dei suoi oltre 6.200 dipendenti. È partita dai lavoratori anche la campagna virale su Facebook, dove si invita a effettuare un post bombing sulla pagina ufficiale di Ikea Italia, con il messaggio `Ikea se tagli sul personale perdi un cliente abituale´ e che ha avuto in poche ore l’effetto di intasare la pagine di Ikea con migliaia di messaggi.

Le assemblee in sciopero vanno oltre e programmano altre giornate di sciopero .

La delegazione SIAL-Cobas che ha solidarizzato con gli scioperanti a Carugate ha seguito un’assemblea determinata a dare seguito alle lotte e che ha proposto di coordinare meglio le lotte sulla base di una piattaforma e di una delegazione trattante discussa e verificata con un giro di assemblee.

Per far questo si è dato mandato per costruire un coordinamento allargato che prepari le iniziative e faccia circolare le notizie.

Evitare le scelte unilaterali di Ikea e di accordi peggiorativi firmati da qualche sindacato sopra la testa dei lavoratori è un interesse primario dei lavoratori Ikea ma anche di tutti gli altri lavoratori.

Perciò seguiamo e sosteniamo le lotte. E invitiamo cittadini e lavoratori a portare solidarietà durante gli scioperi Ikea nelle varie città.

SIAL-Cobas (foto della delegazione a sostegno dello sciopero dei lavoratori Ikea di Carugate il 7 agosto 2015)


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