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Padova, quinto giorno di sciopero


Lo scorso 30 luglio c’è stata la rottura del tavolo delle trattative tra sindacati e Ikea. Così, il colosso svedese si trova ad affrontare il quinto giorno di sciopero consecutivo dei dipendenti. Al centro del contendere il contratto integrativo che Ikea ha ritoccato al ribasso riducendo le maggiorazioni sul lavoro domenicale e rendendo il premio di produzione da fisso a variabile. Il risultato è che i 370 dipendenti di Ikea Padova vedranno un taglio in busta paga di circa 150, 200 euro. A niente sono serviti i 90 interinali assunti da Ikea per cercare di far fronte all’agitazione sindacale.

Lunedì il negozio era stato costretto a chiudere il ristorante, pochi giorni prima i sindacati e i lavoratori erano anche entrati a volantinare e spiegare ai clienti le loro ragioni. La scorsa settimana il magazzino aveva chiuso alle 16:30 perché impossibilitato ad andare avanti senza personale. Cecilia de Pantz, segretario generale Filcams Cigl Padova, spiega al Corriere del Veneto: «il bilancio 2014 di Ikea Italia vede un fatturato di 1,5 miliardi di euro e nei 21 punti vendita si è registrata un’affluenza di 47,2 milioni di persone. Non siamo di fronte ad una azienda in perdita per ciò questa trattativa, per di più di fronte ad un’azienda che non ha alcuna intenzione di venire incontro ai lavoratori, è semplicemente offensiva»


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